Uso Pinterest dall'alba dei tempi, da quando le immagini caricate erano pochissime, la versione era davvero beta e la traduzione italiana era un lontano miraggio.
Nonostante in Italia siano pochissime le aziende che utilizzano Pinterest in modo strategico, il social network delle immagini non arresta la sua crescita né il suo sviluppo: la piattaforma sta infatti implementando una nuova feature che permetterà agli utenti di filtrare le ricerche per tono di pelle, migliorando così l'esperienza d'uso e nascondendo migliaia di immagini non pertinenti.
Secondo un sondaggio effettuato dalla piattaforma, infatti, il 70% degli utenti utilizza Pinterest per cercare ispirazioni di look e stili quotidiani, ma trovare quelle giuste tra più di 100 miliardi di idee o filtrarle per differenti gusti, interessi e fisionomie di oltre 200 milioni di utenti nel mondo non è facile! Il social network ha deciso così di amplificare le possibilità di diversità iniziando dalle gamme di tonalità della pelle.
Per il momento, questa funzione è disponibile solo per un numero selezionato di account e solo per alcuni termini relativi al mondo della bellezza. Ad esempio digitando "rossetto rosso", sarà possibile scegliere dalla barra di ricerca la palette di tono della pelle che più si avvicina alle nostre aspettative. Una volta selezionato il colore, Pinterest mostrerà solo i pin con il tono di pelle selezionato.
Come dichiarato da uno dei tecnici della piattaforma, il processo di programmazione per rilevare il tono della pelle nelle immagini non è stato banale: pensate ad esempio alle foto con diversa illuminazione, ombre, eccetera. Per risolvere il problema, Pinterest si è servito delle tecnologie di machine learning e intelligenza artificiale di una applicazione di terze parti, ModiFace, che già disponeva di una libreria dati e un sistema di riconoscimento facciale.
Al momento, le tavolozze disponibili sono 4, ognuna con la funzionalità di rappresentare una gamma di tonalità della pelle. L'obiettivo della piattaforma, dopo la fase di test, sarà non solo quello di ampliare la quantità di tonalità, ma aumentare le possibilità di ricerca con nuovi filtri, per creare una esperienza sempre più inclusiva e personalizzata.
Come colpire l'attenzione degli utenti, e quindi consumatori, continuamente connessi? Ovviamente via mobile, la risposta era facile. Ed è quello che stanno facendo i brand che, dopo aver guardato le statistiche che dichiarano che il 40% dei possessori di smartphone in USA sono su Facebook Messenger e che il 55% degli utilizzatori dell'app acquistano ogni mese prodotti dai loro dispositivi mobile, stanno cominciando a dar vita a campagne digitali attraverso proprio questa piattaforma, Facebook Messenger.
Grazie all'introduzione dei chatbot nell'app di messaggistica di Zuckerberg, in pochi mesi le aziende si sono date da fare creando iniziative che utilizzano i bot non solo come tool di transazione o strumento di customer care, ma anche comepiattaforma fondamentale per sviluppare l'engagement e le relazioni one - to - one con i Millennials e la Generazione Z. Ecco alcune Case History.
Trolli
Chi non è mai rimasto affascinato dai quiz? Ammettetelo: in origine erano quelli su Topolino o su Cioè, e quando è arrivato internet è stata la fine. "Dimmi che colore ami, ti dirò chi sei", "Scopri che lavoro dovresti fare da grande", "Individua la donna dei tuoi sogni con 10 domande" e così via. E probabilmente i ragazzini di oggi non sono poi tanto diversi da come eravamo noi, hanno solo strumenti differenti. Per questo il marchio di pasticceria Trolli qualche mese fa ha lanciato un chatbot - ovviamente su Facebook Messenger - che poneva agli utenti una serie di domande sulla loro personalità. In base al risultato, agli utilizzatori veniva sbloccato un nuovo chatbot, come ad esempio il "Crawler", una sorta di Tamagotchi da accudire, o il "Blast", che proponeva infiniti meme e gif. Insomma, tutte esche più che valide per incentivare l'interazione con il brand.
Pepsi
Come interagire con gli utenti durante le vacanze di Natale, periodo dell'anno in cui vengono bombardati continuamente da messaggi pubblicitari? Sì, la risposta è ancora gamification. E così Pepsi ha realizzato un gioco - chatbot per offire la possibilità ai consumatori di scambiarsi regali all'interno di Messenger, regali ovviamente assurdi e tipicamente natalizi. L'iniziativa si inseriva all'interno della più ampia campagna #SayItWithPepsi, che aveva visto il brand protagonista di una tastiera emoji brandizzata.
Whole Foods
"Viviamo nell'era dell 'economia dell'aspettativa', dove i consumatori si aspettano di ricevere le informazioni tra la punta delle dita", così ha dichiarato il digital strategy di Whole Foods, per commentare l'iniziativa che, attraverso un chatbot su Messenger, al semplice invio di una Emojis della categoria cibo, risponde con una presentazione di ricette, tutte navigabili sul sito aziendale. La dimostrazione che i chatbot possono essere non solo divertenti, ma anche funzionali!
British Airways
La combinazione di emojis e chatbot ha stuzzicato anche la fantasia di British Airways: su Facebook Messenger la compagnia aerea ha creato un chatbot che analizzava le emoji - risposte date dagli utenti alle domande del brand. A seconda dell'emoticon utilizzata, il bot rispondeva presentando una serie di mete di viaggio ideali e le offerte relative a quella tratta.
Sony Pictures
Per l'uscita dell'ultimo capitolo di Resident Evil, la Sony Pictures ha ricreato virtualmente uno dei personaggi del film con cui i fan potevano chattare. Una iniziativa molto particolare che potrà aprire molte porte al marketing applicato al mercato cinematografico.
Gamification. Sono anni che ne sentiamo parlare, e ultimamente la stiamo vivendo nella sua massima espressione applicata sui social media da parte di quei brand che, in particolare, hanno interesse a interagire con i Millennials attraverso piattaforme come Twitter, Snapchat e Instagram.
Partendo dal presupposto che i Millennials sono noti ricercatori di avventure ed esperienze, le marche più astute hanno integrato nelle loro strategie di marketing elementi stimolanti, attrattivi e misteriosi che dimostrano come sia necessario pensare fuori dagli schemi quando si tenta di catturare i consumatori più giovani. Quale attività migliore se non riportare online l'esperienza della caccia al tesoro, gioco che fin da bambini ha stimolato il nostro desiderio di avventura e adrenalina?
#TicketsAt12
Il popolare "The Late Show with Jimmy Fallon" offriva ai suoi fan digital la possibilità di vincere dei biglietti gratuiti per lo spettacolo del giorno. Ogni martedì intorno a mezzogiorno, infatti, un dipendente dello staff pubblicava su Snapchat una sua foto in giro per New York. Il primo che riusciva a raggiungere la posizione e a riconoscere il team vinceva due biglietti per lo show. Uno stratagemma che ha permesso alla comunità digitale del programma di crescere moltissimo e in poco tempo.
Mission Impeccable
Nelle attività social di Ted Baker, spesso in prima linea con le sue innovative strategie digitali, non poteva mancare una caccia al tesoro virtuale, organizzata ovviamente in grande stile. Iniziamo dal teaser: un video realizzato dal duo creativo Crowns&Owls e prodotto da Guy Ritchie racconta l'antefatto. Il concept e la segreta collezione stagionale di Ted Baker è stata rubata da "The Needle". L'azienda ha ingaggiato i migliori agenti segreti per riportare a casa i tessuti e contrastare le malsane idee del malvivente. Da quel momento, sui social è stato chiesto ai fan di decifrare una serie di indizi e compiere alcune azioni per partecipare a un concorso a premi. Tra cui, ad esempio, quella di fare una operazione e di inserire la cifra ottenuta su Google Maps per ottenere le coordinate di una location ben precisa.
Una foto pubblicata da Ted Baker (@ted_baker) in data:
Google ha ampiamente partecipato anche alla strategia retail: i fan potevano recarsi in negozio per scoprire un codice da dettare vocalmente su Google App's Voice Search. L'app, una volta accertatasi che l'utente fosse realmente all'interno del punto vendita attraverso la geolocalizzazione, mostrava una pagina con la descrizione del gadget vinto, che poteva essere facilmente ritirato all'interno del negozio.
Una foto pubblicata da ALEXANDER WANG (@alexanderwangny) in data:
L'annuncio, a settembre, dell'uscita della collezione in edizione limitata di Adidas firmata da Alexander Wang ha ovviamente mandato in tilt i canali social dei due brand, che non hanno perso occasione di cavalcare l'onda promuovendo l'uscita dei pezzi proprio attraverso Instagram e Snapchat. La strategia prevedeva la vendita in anteprima solo in truck e pop-up shop in alcune delle maggiori capitali della moda in location assolutamente top secret che venivano svelate giorno dopo giorno attraverso nuove immagini e comunicazioni digitali. In alternativa, era possibile chiamare un numero di telefono ovviamente anch'esso dichiarato in modo criptico attraverso una immagine che ritraeva il numero di telefono al contrario.
Avete altri esempi di campagne digital che hanno usato la gamification e soprattutto un po' di mistero sui social? Vi aspetto su Linkedin e Facebook per continuare a parlarne!
Ancora novità dal social delle immagini per eccellenza, Instagram, che nelle ultime ore ha deciso di cavalcare il successo di Instagram Stories portando due nuove caratteristiche alla piattaforma.
Nelle prossime settimane infatti saranno attive per tutti le funzioni di Video Live e di Contenuti a Tempo nei DM.
Ecco come funzioneranno:
VIDEO LIVE
sarà possibile avviare una diretta in qualsiasi momento accedendo alla fotocamera di Stories e selezionando l'apposito pulsante. I nostri contatti, nello stesso momento, riceveranno una notifica affinché possano visualizzare il nostro contenuto che sparirà al termine della diretta stessa. Al momento, i video possono durare massimo un'ora, a loro sarà anche dedicata una sezione nel feed proposto da Instagam.
MESSAGGI A TEMPO
si potranno inviare video agli utenti che ci seguono o a gruppi con fino a 15 persone via messaggio privato. Contenuti che, una volta visualizzati, spariranno per sempre. Anche accedere a questa funzione è molto semplice: sempre da Instagram Stories è possibile inviare privatamente un contenuto girato. Per visualizzarlo, invece, sarà sufficiente andare nell'inbox e esplorare la nuova barra posizionata nella parte superiore della schermata. I messaggi a tempo saranno contraddistinti da un cerchio blu intorno alla foto.
Due belle novità che non vedo l'ora di provare, ma soprattutto che sono curiosissima di capire come saranno utilizzate dai brand! Idee?
Il Natale, si sa, è uno dei momenti dell’anno in cui marketer e comunicatori si sbizzarriscono all’unisono. Campagne video, stampa, edizioni limitate e iniziative speciali sono all’ordine del giorno per emergere nel grande rumore pubblicitario natalizio. Le aziende del mercato fashion, ovviamente, non sono da meno e sguinzagliano i creativi affinché possano far impacchettare più abiti e accessori possibili da mettere sotto l’albero in questo periodo commerciale propizio, prima di dover battere scontrini durante i saldi invernali.
Dando uno sguardo alle campagne di comunicazione di Natale di questo anno, ho selezionato quelle più interessanti e innovative, sia per messaggio che per strumenti utilizzati.
Una foto pubblicata da Primark (@primark) in data:
Per il periodo natalizio Primark, la famosa catena inglese di fast fashion, ha lanciato un’app disponibile per iOS e Android che permette agli utenti di inserire delle emoji natalizie nei propri iMessagge, MMS e messaggi di Facebook. La tastiera dedicata al periodo festivo contiene diverse icone e gif brillantinose, come ad esempio luccicosi alberi di Natale, abiti da festa glitterati e omini di pan zenzero.
JOHN LEWIS – la campagna di comunicazione omnichannel
Una campagna di comunicazione natalizia che integra più canali, è senza dubbio quella di John Lewis e la sua #BustertheBoxer. Un filmato racconta la storia della piccola Bridget, amante dei rimbalzi sul letto. Non vi svelo di più sul video, che potete vedere qui sotto, o sulla magica atmosfera che viene ricreata, ma sul messaggio che viene dato sì: “Il regalo che tutti ameranno”, si legge al termine dello spot.
La campagna non si è esaurita con il video, che ha “preso vita” nel punto vendita di Oxford Street dove i clienti possono anche in questi giorni entrare nel mondo di Bridget e dei suoi amici in una esperienza di realtà virtuale utilizzando Oculus Rift. Nello stesso spazio, è possibile anche immergersi in un video a 360° attraverso Google Cardboard (o, per noi da casa, via YouTube).
Per non farsi mancare nulla, John Lewis ha anche sponsorizzato nei giorni precedenti delle Lenti personalizzate su Snapchat per scattare selfie mascherati da Boxer, il cane di Bridget protagonista insieme a lei nella pubblicità. L’azienda ha anche utilizzato il tool di geolocalizzazione di Snapchat per incentivare gli utenti a visitare i suoi 48 negozi per aggiungere un ulteriore filtro personalizzato alle proprie foto. Similmente, fino al 13 novembre è stato possibile personalizzare con degli stickers le immagini condivise su Twitter.
Per completare la campagna, è stata realizzata una collezione di prodotti che richiamano i personaggi del filmato la cui vendita è di supporto alla campagna benefica The Wildlife Trusts.
AGENT PROVOCATEUR - un video interattivo per esplorare la propria duplice natura
Decisamente di diversa natura, come anche il suo target di riferimento, è la campagna natalizia di Agent Provocateur, che propone unvideo interattivo basato sull’idea della doppia natura di ognuno di noi“Naughty or nice” permette di osservare due versioni di uno stesso video dalla homepage del sito della compagnia, dove l’utente può scegliere quale vedere semplicemente toccando lo schermo da mobile o premendo il tasto “N” da desktop. Ma la campagna natalizia non si esaurisce qui: il video è infatti un teaser dell’iniziativa “WhatsApp Ménage à Trois” che incoraggia ogni donna a esplorare il suo lato nascosto. Non sono ancora usciti i dettagli di questo progetto, ma dal nome possiamo ipotizzare una maliziosa chat di gruppo per offrire un servizio di personal shopping e consigli in vista delle festività.
M&S - un Natale al femminile
Interessante la campagna Market and Spencer per il messaggio innovativo che manda: Santa Claus è un uomo sposato non con la Befana, ma con una super donna alla moda, determinata, innovativa e premurosa.Uno spot ricco di calore umano, empatia e senso dell'umorismo che non si è esaurito con la pubblicazione del video sui canali online, dove comunque è stato visualizzato più di 5 milioni di volte in pochi giorni, ma è stato accompagnato da contenuti riuniti sotto l'hashtag #LoveMrsClaus e su una pagina web dedicata in cui è possibile leggere consigli di stile, guide ai regali natalizi e suggerimenti per la casa tutti firmati Mrs Claus.
Burberry - lo storytelling colpisce ancora
Last but not least, è proprio il caso di dirlo. La campagna natalizia di Burberry di quest'anno sembra aver fatto breccia in tutti i cuori. Per celebrare i suoi 160 anni di storia, il brand ha realizzato uno spot di tre minuti in cui racconta la storia di Thomas Burberry facendoci chiaramente innamorare di ogni singolo personaggio. Il video sembra quasi un trailer: non sono pochi gli utenti che infatti hanno chiesto al brand di poter vedere tutto il film, snocciolando nei dettagli la storia dell’inventore del tessuto gabardine e, ovviamente, delle sue storie d’amore. Nel breve filmato intriso di storytelling si percepiscono lo spirito e la visione di Thomas Burberry, le stesse che sono ancora oggi nei valori del brand. Oltre al video, è possibile dialogare con un chatbot sulla pagina Facebook del marchio per riguardare la storia, trovare il regalo perfetto per questo Natale, o aprire una live chat per chiedere informazioni.
Se avete consigli, idee o suggerimenti per migliorare questo elenco, se volete segnalarmi una offerta da aggiungere o semplicemente volete ringraziarmi o insultarmi, aspetto un vostro messaggio dalla comoda sezione dei contatti!
Se volete sapere di più su questo elenco e su come seleziono a mio insindacabile giudizio le offerte che appaiono qui, vi rimando al disclaimer apposito.
Qualche settimana fa, durante una lezione di digital marketing con gli studenti dello IED di Roma, ho spiegato loro di quanto rapido siano i cambiamenti delle piattaforme digital, social inclusi, e di quanto sia difficile trovare libri di testo che soddisfino completamente la sete di sapere sull'argomento e che non diventino vecchi il giorno della loro stessa stampa.
Ad oggi, nonostante abbia alcuni titoli in tasca, credo fortemente che il migliore modo per restare aggiornati sul digital, sulle campagne web, sui social network e le continue modifiche alle piattaforme, sia leggere, leggere, leggere. I blog, però.
Ecco quindi un elenco di fonti da cui solitamente assorbo molte informazioni. In altre parole, ecco quali sono i migliori blog di digital marketing secondo me.
Gli italiani
Ninja Marketing
Il blog di marketing più letto in Italia, di cui faccio orgogliosamente parte. Dalla sezione social media a quella business, non mancano gli spunti quotidiani per imparare!
Mini Marketing
Se cercate un blog per restare aggiornati sul mondo delle vendite online, Gianluca Diegoli è l'autore che fa per voi. Spunti molto interessanti, case history e informazioni sull'eCommerce. Il consiglio in più: iscrivetevi alla sua newsletter settimanale!
InTime
Il blog che non deve mai mancare ai vostri feed: quello di Franz Russo. Le categorie sono tante, dal social media management al tech e al mobile. Un sito ricco di informazioni e "sempre sul pezzo".
Oltre Oceano
Mashable
Uno dei webmagazine - colossi. Qui la sezione social media, da non perdere anche le altre categorie secondo i vostri interessi. Sicuramente è una delle fonti più affidabili nel campo del web marketing, riuscendo spesso a reperire anteprime ed esclusive dalle grandi piattaforme.
TechCrunch
Come sopra, è uno di quei colossi da conoscere, leggere e seguire. Non perdetevi la sezione social, ma neanche quella mobile o startup: contenuti di alta qualità e news praticamente in real time.
Social Media Examiner
Cercate una nuova guida spirituale nel mondo dei social media? Eccola per voi. Social Media Examiner è un portale di informazioni legate al mondo social estremamente aggiornato e curato. Sono presenti anche numerosi articoli più tecnici, quali fossero guide e tutorial, oltre a case history e strategie.
Il segreto in più
Ok, tutti hanno un segreto. Il mio sono pronta a svelarvelo. Si tratta di una newsletter speciale, di quelle che non cestini e che anzi sei felice di ricevere, e leggere. Sembra impossibile, invece lo è e si chiama ScottMonty. Detto anche "il riassuntone", non voglio anticiparvi di più: iscrivetevi e non ve ne pentirete!
Se stai iniziando, ma anche no
Lo dico sempre quando insegno: prima ancora di provare a leggere qualsiasi manuale o ad ascoltare qualsiasi lezione più o meno tecnica, esistono dei "libri" da leggere davvero come la Bibbia del sapere dei social network. Sto parlando proprio delle guide che alcuni social mettono a disposizione gratuitamente degli utenti e che è fondamentale seguire per restare aggiornati sui social. Quindi se stai iniziando il tuo percorso nei social media, ma anche se ormai ci sei dentro da tempo e ti senti un po' arrugginito, ecco le fonti dei principali social network
Per scoprire quali sono le foto più amate, i progetti speciali e le curiosità legate al mondo di Instagram certo dovete segnare tra i preferiti il suo blog. Ma se ciò che cercate sono suggerimenti tecnici e soluzioni pratiche, allora vi rimando alla sezione dedicata agli sviluppatori. Ah, per restare aggiornati sulle ultime novità di Instagram potrebbe esservi utile anche la pagina per la stampa.
Pinterest
Come tutte le piattaforme, anche Pinterest ha un blog, fonte di ispirazioni e di alcune riflessioni legate alla piattaforma. La parte più tecnica è invece lasciata alla sezione business di Pinterest che, tra le altre cose, presta anche una interessante e particolare attenzione alle case history di successo.
Google
Per restare aggiornati sui prodotti di Google, si può facilmente accedere ai suoi blog ufficiali, come ad esempio quello di Google+ e YouTube. Anche qui non mancano le sezioni riferite alle case history su YouTube o la parte dedicata agli sviluppatori del social di condivisione video e di GooglePlus.
Linkedin
Per restare aggiornati sul social network professionale più famoso al mondo, il blog ufficiale è una ottima fonte. La cosa interessante è che oltre ai post in ordine cronologico è possibile ritrovarli divisi per argomenti. Utile se si cercano informazioni non necessariamente recenti. Se invece siete alla ricerca di guide e articoli più tecnici, non perdetevi la sezione dedicata agli sviluppatori, dove sono presenti anche diversi tutorial che spiegano come iniziare e come gestire in modo ottimale un profilo o una pagina Linkedin. Last but not least, tutte le informazioni su come utilizzare il logo e il brand Linkedin.
Digital lover, proudly geek, multitaksing, web addicted. In italiano, mi trovate connessa 24/24. Da 9 anni lavoro nel marketing e sono specializzata nel settore digitale.
Nel tempo libero mi lascio trasportare dalla musica swing ballando e insegnando Lindy Hop, attività che coniuga le mie grandi passioni della danza e del vintage.
Amo il web, viaggiare, il digitale, la fotografia, il marketing virale, la cioccolata fondente, sciare, il fai da te e le persone creative.
Odio la monotonia, il formaggio e chi si prende troppo sul serio.
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